Come è cambiata l’immigrazione in Italia tra 10 anni?
Nel 2003, gli stranieri rappresentavano circa il 3% della popolazione; oggi quel numero è quasi triplicato, raggiungendo l’8,2% della popolazione nel 2014.
Durante i primi anni del nuovo millennio, due comunità hanno guidato la lista degli stranieri in Italia: dal 2003 il numero di marocchini e albanesi che vivono in Italia è cresciuto costantemente, da più di 200.000 a 450.000 persone. La sua presenza mostra costanti tendenze che risalgono rispettivamente agli anni ’90 per i marocchini e agli anni ’70 per l’ultimo.
Il grande cambiamento è avvenuto nel 2007, quando la Romania ha aderito all’Unione europea: in quell’anno il numero di rumeni residenti in Italia è quasi raddoppiato, da 342.200 a 625.278. Alla fine del 2014 vivevano più di 1.100.000 romeni nel nostro paese, sparsi in quasi tutte le regioni italiane.
Nel 2014, l’altra novità significativa è che i cinesi appaiono al quarto posto nella tabella delle nazionalità più importanti in Italia, dietro a romeni, marocchini e albanesi. Secondo i dati, 265.820 di loro vivono in tutta Italia.
Quando si confrontano le due mappe, dal 2003 al 2014, si può facilmente notare come la geografia delle migrazioni sia cambiata profondamente nel decennio.Attualmente, i rumeni rappresentano la maggioranza della popolazione straniera in quasi tutte le regioni italiane.